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GUIDO FARIELLO
CREATIVITÀ
Era l’anno
1602.
Tommaso
Campanella, filosofo utopistico, nella sua opera più importante “La città del
sole” osservava:
«V’è più historia
in cent’anni che non ebbe il mondo in quattromila; e più libri si fecero in
questi cento che in cinquemila.»
Era l’anno
2017.
Un report di IBM
dichiarava:
«Ogni giorno
creiamo 2,5 quintilioni di byte di dati. Per contestualizzare: il 90 per cento
dei dati nel mondo di oggi è stato creato solo negli ultimi due anni. E con
nuovi dispositivi, sensori, e tecnologie emergenti, il tasso di crescita dei
dati accelera ancora di più.»
È l’anno
corrente.
Sono in corso di
presentazione numerose teorie che ipotizzano le conseguenze di quanto
evidenziato nel report IBM. Sono stati coniati concetti quali "singolarità
tecnologica" e "transumanesimo".
È indubbio che gli
uomini sono nel bel mezzo di un viaggio straordinario.
Un viaggio
straordinario poiché si sta attuando il passaggio da un’epoca ad un’altra: un
"viaggio transepocale" per l’appunto.
È un fenomeno che
richiederà di mutare, trasformare, riformare, ricostituire, molti dei pilastri
dell’organizzazione degli esseri viventi sul pianeta Terra.
L’uomo, in
particolare, si trova di fronte ad un sempre più veloce sviluppo di tecnologie
e innovazioni quali intelligenza artificiale, robotica, stampa 3D, blockchain,
quantum computing, nanotecnologie, biotecnologie, avanzamenti della genetica,
esplorazione dello spazio.
A fronte di queste
sfide occorrono coraggio, resilienza, spirito critico.
È osservabile,
però, che dalla sua comparsa sul pianeta, fino ad oggi, l’essere uomo ha già
subito grandi passaggi epocali. Il suo trascorso è costellato di avvenimenti
che ne hanno messo in discussione l’organizzazione della società. Sono già
avvenuti cambiamenti radicali vorticosi e travolgenti. Essi sono stati tutti
superati, acquisiti, assimilati.
Nel 2050 succederà
che saranno quasi del tutto scomparsi gli esseri umani. Essi saranno stati
sostituiti dai ciborg, cioè organismi viventi, umani o animali, ai quali sono
stati trapiantati membra, protesi artificiali o organismi sintetici. Nei
conteggi statistici, i ciborg e gli uomini normali residuali saranno
conteggiati insieme.
Nel 2050, meno
numerosi dei ciborg, ma abbastanza diffusi, saranno i mutanti, cioè esseri
umani o animali portatori di una mutazione genetica, causale o provocata, che
conferiscono loro nuove caratteristiche adatte alla sopravvivenza.
Già oggi quasi
tutti gli umani sono dei fyborg, cioè esseri che sfruttano tecnologie come
lenti a contatto, smartphone e apparati acustici per migliorare le loro
capacità o correggere imperfezioni fisiche.
È una strada già
tracciata che, a meno di travolgimenti eccezionali e imprevedibili, l’uomo deve
prepararsi a percorrere.
È bene, perciò,
che sia pronto; che studi per capire gli eventi; che metta in atto tutte le
risorse; che diffonda il lavoro di gruppo; che confronti le visioni del singolo
con quelle degli altri.
Necessitano
intraprendenza, flessibilità, creatività.
Creatività!
Questa è una
caratteristica umana immutabile.
È la capacità di
creare e progettare azioni per il futuro, di prendere decisioni, di
collaborare, di comunicare, di provare simpatia ed empatia.
È una
caratteristica tipica della nostra specie che ci contraddistingue e ci
differenzia dagli altri abitanti del pianeta.
È la caratteristica
che definisce il fattore umano e che ci permette di vivere in armonia nella
società e con la tecnologia.
La creatività ha
portato l’uomo ad evolversi dallo stato di scimmia a quello che è oggi; e lo
porterà a conquistare la Galassia e raggiungere l’immortalità della sua
mente.
Le nuove
tecnologie, perciò, certamente non potranno modificare la caratteristica
creativa della mente umana. Al contrario esse la renderanno sempre più
importante e a diffondere universalmente quanto da essa prodotto.
Adam Smith,
filosofo ed economista del diciottesimo secolo, individuava il segreto per una
società equilibrata nella possibilità di offrire ai cittadini di esercitare il
proprio intelletto e di coltivare lo sviluppo umano.
ISEAF va in questa
direzione: far conoscere e mettere a disposizione degli esseri umani le
potenzialità degli strumenti tecnologici per esercitare più velocemente, con
più efficienze, con più efficacia, con più facilità, con più capacità di essere
recepita, la propria caratteristica della creatività.
La creatività si
estrinseca in varie forme, ma è la scrittura quella che occupa la maggiore
fruibilità per i destinatari.
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