Fango, paglia e antenne paraboliche

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CORRADO CALZA

FANGO, PAGLIA E ANTENNE PARABOLICHE
                               foto pixabay


Le prossime tappe di questo nostro viaggio autunnale oltre la catena dell’Atlante ci spingono ancora più a sud, fino al confine con l’Algeria.
Caricato il bagaglio? Pronti? Allora andiamo!
Superati i 2.000 metri del passo Tizi n Tichkca, il panorama si spoglia e progressivamente inaridisce: la neve e i boschi lasciano posto ad arbusti arsi e spinosi prima e in seguito a canyon profondi che ricordano con nostalgia di quando, in un tempo ben lontano, le acque di fiumi ormai scomparsi erodevano le loro pendici.


Il vecchio e i bambini

Le strade che percorriamo sono una semplice striscia d’asfalto slabbrato, distesa sulla terra nuda; le automobili, i camion e i pullman ne rivendicano il diritto di passaggio esclusivo. Biciclette e motorini, uomini, donne e bambini a cavallo di asini o su carretti trainati da asini o ancora a piedi, hanno infatti a loro disposizione un’ampia banchina in terra battuta.
A mezza costa, sul gomito di una curva, in un posteggio delimitato soltanto da un paracarro malandato, ci fermiamo: il colpo d’occhio della vallata e dell’oasi in lontananza da qui è spettacolare.


In città a far spese

Il mercato settimanale è come nelle nostre grandi città, però non si sposta di piazza in piazza. Ogni giorno si trasferisce in un altro paese, dove inevitabilmente costituisce un forte elemento di aggregazione. Chi vuole vendere e chi deve comprare si dà appuntamento qui. Un piazzale protetto da un basso muro di sabbia impastata è adibito ad accogliere le bancarelle, ma il commercio è attivo anche al di fuori di questo margine e gli ambulanti seduti a terra, i clienti e i molti semplici curiosi creano una strozzatura sulla strada e un conseguente ingorgo, impensabile altrove e altrimenti.
Verdure, legumi e spezie arrivano da coltivazioni in zona, la carne con i camion frigorifero dai macelli centrali delle grandi città, mentre abbigliamento e casalinghi portano spesso l’etichetta “Made in China” anche qui.


Berberi e arabi

Più avanti entriamo in una città.
Intorno alla medina si è sviluppata la parte moderna che ovunque ha lo stesso aspetto: case a due piani che si affacciano tutte sulla strada in due sole file disordinate, una al di qua e una al di là. Dietro sempre il nulla.

Fango, paglia e antenne paraboliche
è un racconto di Corrado Calza


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