La straniera

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CLAUDIO BALBONI

RACCONTI STRANI
(3 - La straniera)

«Quando è successo?» chiede Giovanni guardando l’amico che si è fermato nei pressi della panchina e fa cenno di volersi sedere.

«Quest’estate!» risponde lui appoggiandosi al bastone nodoso.

«E dove è successo?» domanda Giovanni accomodandosi lentamente sul sedile e togliendosi il Panama a tesa larga, con nastro nero, dal capo.  

«Eh, qui a Rimini!» ribatte Francesco sedendosi a sua volta.  

«E lei chi è?»   

«Si chiama Aleksandra, con la “K”; ha 35 anni, anche se in giro dice di averne 31; viene da un paesino della Russia» precisa l’amico scoprendosi anch’egli il capo e appoggiando il suo Panama sulle gambe. 

«Ah, ne ho sentito parlare: si dice che sia una gran bella ragazzotta.»  

«È nel nostro paese da quindici anni e indietro non ci torna per niente al mondo. Non per incomprensioni politiche o perché ha bisticciato con i suoi. Semplicemente perché là non c’è il mare, non ci sono spiagge con ombrelloni e altro ancora. Ha lavorato nel settore della ristorazione fino all’anno scorso. Quest’anno è l’addetta al bar dell’Albergo “Le 5 Rose”. Parla abbastanza bene la nostra lingua.»

«E lui come si chiama?»

«È Antonio! Lo conosci! Quello che chiamano Nino! È uno spettacolo a vederlo: alto, signorile, con un bel cesto di capelli bianchi. Non è proprio un giovanotto: ha 59 anni! Però è sempre vestito in modo impeccabile: camicia scura; pantaloni bianchi mai sgualciti, piega sempre perfetta; nessuno, qui, l’ha mai visto in disordine. Quando fa i suoi giretti per il paese, con la sua classica bicicletta nera, tutti lo seguono con gli occhi. È come se stesse passando un gran pezzo d’antiquariato.»

«E come si sono incontrati?» replica l’amico.

«Eh, qui in albergo! Da quando è in pensione, Nino d’estate frequenta l’albergo “Le 5 Rose”. Sembra che ci passi ben tre mesi l’anno. È lì che ha conosciuto Sandra, cioè Aleksandra! Quando lei è al lavoro, in pratica, lui è fisso, piantato al bancone del bar.»

«Immagino la scena!» dice Giovanni.

«A Sandra questa situazione non dispiace. Con Nino non ha problemi. Dice che, durante tutti i tre mesi della stagione, lui non si è mai rivolto a lei in modo inopportuno, e nemmeno sdolcinato. In pratica, la tratta come una studentessa che deve migliorare una lingua straniera. Nino insegnava alle superiori; perciò, è come se fosse ritornato al lavoro. Difatti   si impegna, parla con un ritmo adatto, mette articoli e aggettivi al posto giusto. Dopo questi tre mesi, credo che lei potrebbe tranquillamente dare un esame sulla “cavallina storna” o sui “cipressi che da Bolgheri…”» racconta Francesco.



La straniera è un racconto di Claudio Balboni
dell'antologia Racconti strani

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